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Questa proprietà, situata a Milazzo, è ideale per 8 viaggiatori. Offre 3 camere da letto e un giardino recintato. Il soggiorno è perfetto per rilassarsi dopo una giornata al sole. Riposati e goditi un bel libro o approfitta dei comfort offerti dalla struttura, incluso una TV, climatizzatore e connessione Wi-Fi gratuita. La cucina è interamente equipaggiata per permetterti di effettuare una prima colazione in puro stile italiano. Goditi la vista del mare. La proprietà possiede 3 confortevoli camere da letto, 2 con un letto matrimoniale, e 1 con un letto a castello. Il bagno è dotato di una doccia e WC. La proprietà dispone di una scrivania, prodotti per la pulizia. Il parcheggio gratuito è disponibile nei dintorni. Fumare è permesso. Gli animali sono ammessi. Le feste non sono permesse.

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Le origini del promontorio si possono far risalire a un milione e mezzo di anni fa, quando tra il Terziario e il Quaternario i movimenti tettonici portarono ad un innalzamento di rocce sedimentarie e cristalline fra i 20 e i 70 metri s.l.m. Su di esse si depositarono sabbie e sedimenti marini, durante un periodo interglaciale (430.000 anni fa) che rappresenta il piano tirreniano. Si formò quindi un’isola poco distante dalla terraferma. Successivamente grandi quantità di detriti e depositi alluvionali provenienti dai Monti Peloritani la unirono alla Sicilia.

La città sorge all’inizio di una penisola lunga circa 8 km (Capo Milazzo) nel Mar Tirreno, in direzione nord. A ovest del territorio milazzese si trova la Riviera di Ponente, affacciata sul Golfo di Patti (Mar di Ponente); a est, il Golfo di Milazzo (Mar di Levante). Il territorio del comune, nel versante sud, è caratterizzato da un’ampia pianura alluvionale (Piana di Milazzo). Il confine comunale sulla terraferma è demarcato a est dalla fiumara Floripotema, che divide il comune di Milazzo da quello di San Filippo del Mela, e a ovest dal fiume Mela (o di Merì), che separa il comune milazzese da Barcellona Pozzo di Gotto e Merì. Un altro luogo a Sud di Milazzo è il quartiere periferico Ciantro, nel quale l’edilizia si sviluppa velocemente e proprio per questo motivo nella zona insorgono sempre più palazzi che comportano un degrado in forte aumento.

Milazzo ha il clima più mite di Italia, di tipo Mediterraneo con evidenti caratteristiche subtropicali, caratterizzato da escursioni termiche molto contenute in tutto l’anno. Secondo la classificazione dei climi di Köppen la città fa parte della fascia climatica Csa.

La flora milazzese è molto varia, poiché le numerose specie presenti appartengono ad ambienti naturali eterogenei. Le piante costituiscono un’importante chiave di lettura del territorio, modificato dall’uomo. I tipi di vegetazione che si riscontrano oggi a Milazzo rimangono comunque vari e ricchi di specie rare; i più significativi e caratterizzanti dell’area sono: macchia alta o macchia foresta, macchia, gariga, steppa, vegetazione rupicola, vegetazione alofila, vegetazione ripariale, vegetazione degli ambienti umidi. La macchia alta non è altro che il risultato della degradazione della foresta mediterranea, un tempo presente anche a Milazzo e dominata dalla presenza di lecci (Quercus ilex), oggi sostituita dalla roverella (Quercus pubescens). Nei piccoli lembi di macchia alta crescono specie ad alto fusto, come l’olmo campestre (Ulmus minor) e il bagolaro (Celtis australis). Si trovano anche piante volubili e lianose come la salsapariglia (Smilax aspera) e la robbia selvatica (Rubia peregrina); sono presenti inoltre: il mirto (Myrtus communis), l’alaterno (Rhamnus alaternus), il pero selvatico (Pyrus pyraster), il melo selvatico (Malus sylvestris), il pruno selvatico (Prunus spinosa) e il biancospino comune (Crataegus monogyna).

La macchia mediterranea milazzese è dominata dal lentisco (Pistacia lentiscus), l’erica arborea (Erica arborea), la ginestra comune (Spartium junceum), il caprifoglio mediterraneo (Lonicera implexa), l’asparago pungente (Asparagus acutifolius), la rosa di San Giovanni (Rosa sempervirens), l’edera (Hedera helix), l’orniello (Fraxinus ornus) e il viburno (Viburnum tinus). Nei luoghi più freschi crescono specie di felci come il polipodio meridionale (Polypodium cambricum), l’asplenio adianto nero (Asplenium adiantum-nigrum), l’asplenio obovato (Asplenium obovatum) e l’asplenio maggiore (Asplenium onopteris). In condizioni di aridità, la macchia è dominata dall’euforbia arborescente (Euphorbia dendroides).

Un po’ ovunque, dove è andata distrutta la macchia cresce una forma di vegetazione cespugliosa detta gariga. Sono tipiche della gariga piante cespugliose come lo sparzio villoso (Calicotome villosa), l’assenzio aromatico (Artemisia arborescens), la timelea barbosa (Thymelaea hirsuta), il camedrio doppio (Teucrium flavum), il the siciliano (Prasium majus), l’asfodelo mediterraneo (Asphodelus microcarpus), la scilla marittima (Urginea maritima). Inoltre si trovano specie rare come la spina santa insulare (Lycium intricatum), il senecione cinerario dell’Etna (Senecio ambiguus), il senecione cinerario del messinese (Senecio gibbosus), l’ofride panormitana (Ophrys sphegodes panormitana), il giacinto siciliano (Bellevalia dubia).
Quando la gariga subisce ulteriormente la degradazione si trasforma in steppa; la pianta che maggiormente la rappresenta è il barboncino mediterraneo (Hyparrhenia hirta). Ad essa si associa la filigrana comune (Lobularia maritima), la scarlina (Galactites tomentosa), la viperina azzurra (Echium vulgare), il finocchio comune (Foeniculum vulgare), la firrastrina comune (Thapsia garganica), l’opoponace comune (Opoponax chironium) e il basilisco filiforme (Cachrys pungens). E alcuni cardi: carlina raggio d’oro (Carlina corymbosa), onopordo maggiore (Onopordum illirycum) e masticogna laticifera (Atractylis gummifera). Sulle rupi crescono piante come il cappero comune (Capparis spinosa), la vedovina delle scogliere (Scabiosa cretica), il ginestrino delle scogliere (Lotus cytisoides), la finocchiella di Boccone (Seseli bocconi), il garofano rupicolo (Dianthus rupicola), l’issopo di Cosentini (Microneria consentina); merita infine di essere segnalata la palma nana (Chamaerops humilis). Numerose piante esotiche sono riuscite ad introdursi nella rupe.

La vegetazione alofila è rappresentata dalle piante che trovano il loro habitat negli ambienti salini delle scogliere e delle dune sabbiose. Tra le piante più rappresentative troviamo la violacciocca selvatica (Matthiola tricuspidata), il papavero cornuto (Glaucium flavum), il giglio di mare comune (Pancratium maritimum), la salsola (Salsola kali), il poligono marittimo (Polygonum maritimum), il finocchio marino (Crithmum maritimum). Espressione del degrado della duna è la gramigna rampicante (Cynodon dactylon), ben rappresentata sulla spiaggia di Renella. Nella zona industriale crescono pioppi neri, salici bianchi, tamerici, oleandri, giunchetto meridionale e cannuccia palustre.

La vegetazione degli ambienti umidi è limitata alle piccole sorgenti di promontorio, ove cresce quasi esclusivamente la canna domestica (Arundo donax), affiancato da piante come il rovo comune. Lungo il torrente Mela crescono il salice rosso, l’ontano comune, il giunco foglioso.

Mammiferi
Fra i mammiferi troviamo il coniglio, fra i più visibili; la donnola, il più piccolo dei carnivori. Fra gli insettivori ci sono il piccolo mustiolo, la crocidura rossiccia e la crocidura minore, fra i più grandi troviamo il riccio. Tra i roditori vi sono il ratto nero, il ratto delle chiaviche, il topo delle case e il topo selvatico.

Uccelli
Il territorio è costituito da ambienti vari, nei quali alle volte trovano rifugio numerose specie di uccelli, come il falco pellegrino, il gheppio, la poiana e il falco pecchiaiolo, oltre all’assiolo, la civetta e il barbagianni. Le specie legate all’ambiente marino sono il gabbiano comune e il gabbiano reale. Tre gli uccelli che si possono osservare lungo la costa ricordiamo: il cormorano, il marangone dal ciuffo e il martin pescatore. Sulle rupi nidificano il passero solitario e il piccione selvatico. Per quanto riguarda i corvidi su trovano il corvo imperiale, la taccola e la gazza. Gli uccelli acquatici migratori sono il tarabusino, la gazzetta e l’airone cenario, mentre nelle zone antropizzate troviamo la passera sarda, la mattugia, il merlo e l’upupa.

Anfibi
Le specie più comuni di anfibi sono la raganella, il discoglosso dipinto, la rana dei fossi. Non è più presente invece il rospo comune.

Rettili
Le due specie di serpente che qui si trovano sono: il biacco, il serpente più comune, e la biscia dal collare. Il rettile più comune è la lucertola campestre, inoltre si trova il ramarro. Le due specie di gechi sono: il geco verrucoso e il geco comune. Inoltre appartenenti alla famiglia degli Scinchidi sono il gongilo e la luscengola.

Oltre ad essere stato luogo di ritrovamento di numerosi reperti presenti al Museo archeologico regionale di Siracusa, la città possiede tre musei.

Antiquarium Archeologico “Domenico Ryolo”
L’edificio che ospita il museo (una costruzione bianca con un elegante prospetto a sviluppo orizzontale) è un ex carcere femminile borbonico realizzato nel 1816 con i caratteri tipici delle costruzioni militari dell’epoca. La collezione espone reperti rinvenuti durante le ricerche nelle aree della necropoli. Tra i vari oggetti, spiccano barchette e rematori fittili della seconda metà del III secolo a.C., pezzi unici usati, pare, per il trasporto delle anime e, inoltre, corredi funerari risalenti a un periodo compreso tra fine del V al III secolo a.C.

Museo della Tonnara e del Mare
Il Museo della Tonnara del Tono ospita due sezioni:

Il settore Museo della Tonnara con fotografie, testi, oggetti ed attrezzature varie, e con l’integrazione di disegni schematici ed esecutivi e schede didattiche, con imbarcazioni tuttora esistenti integrate da piccoli modelli lignei di quelle scomparse, con ancore ed attrezzature impiegate nella pesca e nella lavorazione e trasformazione del pescato;
Il settore Attività marinare: sezione con mappe, carte nautiche e di rilievo, disegni, elaborati progettuali, strumentazione nautica (bussole, sestanti). Aperta anche ai contributi delle varie associazioni ed esposizione dei reperti di archeologia subacquea.
I magazzini conservano intatto il fascino delle notevoli stratificazioni delle murature succedutesi nelle diverse epoche; la loro trasformazione, avvenuta più che altro in altezza, è oggi facilmente leggibile in più punti del fronte a mare. Occupano circa 1.000 metri quadrati e presentano ingressi sia sul fronte strada che sul lato mare, attraverso cui, un tempo, venivano introdotte e conservate le imbarcazioni usate per la pesca del tonno.

Piazze e strade storiche o importanti

  • Lungomare Giuseppe Garibaldi traversa Via Nino Ryolo
  • La piscina di Venere
  • Lungomare Garibaldi
  • Via Cumbo Borgia
  • Via Domenico Piraino
  • Via Francesco Crispi
  • Via G.B. Impallomeni
  • Via Giacomo Medici
  • Via Luigi Rizzo
  • Via Umberto I
  • Piazza Caio Duilio
  • Piazza della Repubblica
  • Piazza Roma

All Inclusive

Provvederemo a fornirti tutto il necessario per soggiornare in tranquillità nella nostra struttura.

PRENOTA SUBITO

Situato a Milazzo, a 1,5 km dal porto, Civico 98 offre camere con aria condizionata, WiFi gratuito e TV. Tutte le camere sono dotate di bagno privato con set di cortesia. Gli ospiti della struttura potranno gustare una colazione tutta italiana.